di Cristina Taliento
"Può una pecora innamorarsi di un pastore tedesco?" mi ha chiesto d'un tratto il vecchio.
"Una pecora? Che pecora?" chiedo io.
"Una pecora! Una pecora, perdincibacco!" si è messo a ripetere lui, agitando le mani in avanti.
"Eh..."
"Eh! Eh! sempre questo eh! Non sai dire altro, giovane!"
"Eh... bisogna vedere" rispondo io, lentamente.
"Che devi vedere?"
"Tante cose"
"Non hai capito, giovane- mi ha detto mentre scuoteva la testa spennacchiata- io ti ho chiesto: può una pecora innamorarsi di un pastore tedesco?"
"Si, avevo sentito..."
"E può o non può?"
"Tu che dici?" gli ho chiesto con un pugno premuto sulla guancia.
"Lo sto chiedendo a te! Sei strana, giovane..."
Allora ho inventato una specie di storia un po' per le orecchie del vecchio e un po' perché mi dispiaceva lasciare che le anime della pecora e del pastore tedesco vagassero sperdute nel turbine scombinato delle cose non scritte.
"LA PECORA F19 E IL PASTORE TEDESCO"
Ogni gregge ha il suo pastore, ogni pastore ha le sue pecore, ogni pastore ed ogni gregge hanno un pastore tedesco. Quest'ultimo non ha bisogno di nessuno se non di se stesso ed è per questo che sembra il migliore, forse non lo è davvero, ma egli, dico, sembra il migliore. E lui, ad ogni modo, ha capito che con le pecore basta l'apparenza. Chi diavolo ha sentito mai di una pecora che studia la vera personalità di un pastore tedesco?
Così il pastore tedesco sembrava un re, seconda nota dopo il do del guardiano delle pecore. Quando scorrazzava da una parte all'altra del gregge, il vento contrario gli scompigliava il pelo e nel vento a favore, invece, appariva come una delle creature terrestri più belle.
Tutte le pecore gli lanciavano sguardi assenti mentre masticavano l'erba e, in cuor loro, sapevano bene che quel cane non potevano nemmeno avvicinarlo. Tuttavia, c'era un piccolo cuore di pecora che batteva convinto per il maestoso cuore allenato del pastore tedesco.
Si chiamava Pecora F19 e non era nera, non era un clone, non sapeva fare niente di straordinario. Era esattamente come tutte le altre. Una pecora.
E qui finisce il racconto della pecora e del pastore tedesco perché la pecora non è un personaggio adatto e degno di avere una storia. Io odio gli elementi del genere.
Un momento... chi sono io per impedire ad una pecora di innamorarsi di chi vuole? Può una pecora innamorarsi di un pastore tedesco? Può o non può? Può o non può?
Credo che la storia non finisca qui. Scusate, non ho ancora finito.
La pecora F19 era straziata dal dolore e in quella sofferenza ella vedeva tutta l'inutilità della sua vita. "Non faccio che brucare tutto il giorno e poi dormire- si diceva- io non servo a niente. Perché sono nata?". Ma poi si disse che partorire pensieri melodrammatici non sarebbe servito ad avvicinare il pastore tedesco. Quello che fece fu di rallentare. Rallentò il passo così tanto da rimanere ultima e lo rallentò ancora fino a rimanere... isolata. Il pastore tedesco le abbaiava dicendole di sbrigarsi, ma lei non lo stava a sentire. Per intere settimane la pecora si distaccò di qualche metro dal resto del gregge e il pastore tedesco dovette scortarla con le orecchie scocciate.
Successe che, a stare lontana dalle altre pecore, F19 sviluppò un senso critico diverso. Distingueva l'esistenza di steli d'erba più verdi di altri e finì col notare anche la poca grandiosità nell'animo del pastore tedesco. Se lei era solo una pecora, anche lui era solo un pastore tedesco.
Questo la portò a dichiarare il suo amore e, a forza di belati, il pastore tedesco capì cosa intendeva. La rifiutò, dicendole: "Non ho tempo, bellezza", ma lei se ne fece una ragione molto presto e si disse che da quella faccenda ci aveva guadagnato sicurezza ed anche una certa voglia di diventare qualcuno.
Qui si perdono le notizie della pecora F19, anche se c'è qualche uomo che giura di aver visto una cucciolata di pastori tedeschi con la faccia di pecora, ma a questo io, personalmente, non credo.
1 commento:
Chissà se l'amore impossibile è divenuto possibile...
Mi sembra però che la pecora sia diventata un po' più saggia e questa è sempre una bella cosa.
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