di Cristina Taliento
Sugli scaffali della Sartoria delle Identità ci sono stoffe, gomitoli di lana e pesanti forbici rosse. Lauro non sa ancora bene cosa ci faccia al centro di quella stanza sconosciuta. Si comporta come se non fosse padrone del suo corpo, anzi, fa come se nemmeno lo conoscesse.
"Sa, non è un caso che lei abbia trovato questa bottega" dice il Baffo.
Lauro deglutisce e sbatte le palpebre. "Che vuole dire?" pensa.
Poi dice: "Non sto cercando niente di preciso, a dire il vero".
Il Baffo lo guarda attentamente per alcuni secondi.
"Sciocchezze! Nessuno avrebbe trovato questo negozio se non avesse avuto il tempo di guardare dalle vetrine. Tutti cercano qualcosa e lei, caro mio, cerca un'Identità!- dice, ridacchiando- Beh sembrerebbe che sia arrivato nel posto giusto! Lei crede?"
Lauro è confuso. Inizia a tossire con un pugno premuto sulle labbra sottili.
"Non capisco... Voi vendete, per caso, identità?"
Il Baffo tira dentro la pancia, alza il mento e con una voce, che sembra registrata, dice:
"La Sartoria delle Identità, il posto dove le bussole vengono riparate, dove ogni marinaio sperduto può scambiare la sua identità malandata con un'Identità smagliante, scoppiettante, originale oppure di seconda e terza mano. "
"Se-e-conda e te-e-erza ma-a-ano?" chiede Lauro balbettando.
"Al diavolo, ragazzo! Può averla di quarta mano se vuole, ma non lo dica troppo in giro! Allora che ne pensa?"
Lauro guarda meglio gli scaffali e si aspetta di vedere fantasmi immateriali in vendita, ma nota solo stoffa. Allora capisce che quello è solo una sartoria che, in qualche modo, aiuta a creare uno stile al cliente. Si riprende.
"Ho capito tutto. Voi create lo stile, non è vero? L' identità sta nello stile. Ho capito!" dice esultante.
Il Baffo scoppia in una risata.
"Macchè! Lei è la persona più imbecille che abbia mai varcato la porta del mio negozio."
Lauro non si offende, ma vorrebbe capire di più.
"Ci sono tante stoffe..."
"Mai fermarsi all'apparenza! Non le l'ha mai detto nessuno? Perdiana, pensavo che fosse ormai un concetto ben saldo!"
"Ehm...ehm... allora mi mostri la verità" dice Lauro togliendo le mani dalle tasche del giubbotto di pelle nera.
"Ollalà!" esulta il Baffo e con un gesto maestoso del braccio indica una piccola porta del negozio.
Lauro lo segue e, quando la porta viene aperta, lui rimane senza fiato. C'è una ragazza con un foulard nei capelli biondi dietro una scrivania. Gli occhi di Lauro diventano due cuori che battono pazzamente e niente lo può distogliere da quella visione. Il Baffo inizia a guardarlo preoccupato.
"Avanti! Mi dica che ne pensa delle mie creazioni! Queste sono Identità di primo grado, mi capisce? Non troverà Identità così splendide nemmeno se girasse per tutta l'Italia. "
Lauro non si è accorto che la stanzetta è piena di manichini su cui sono state adagiate delle personalità trasparenti. Lui guarda quella figurina che legge delle carte con sguardo dolce.
"Anna, per favore- dice Baffo alla ragazza- aiutami a scegliere qualcosa per questo tale! Pare che sia svenuto in piedi!"
Anna alza gli occhi dal foglio ed anche lei rimane colpita da quel ragazzo dai capelli spettinati. Si alza e gli va incontro. Solo loro due possono sentire suoni di fisarmonica che volano sui loro sentimenti. Baffo all'inizio non capisce cosa stia accadendo, ma poi scrolla le spalle e se ne va. "Ragazzini" pensa.
Anna è a due passi da lui e gli sorride.
"Cercavate un'identità?" chiede
"Io... I-Io n-non lo so. Se si cerca quello che non si ha... allora si, la cerco" dice piano, con quel tamburo battente nelle costole.
"Cosa non avete?"
"Mi manca il carattere e lo spirito"
"Dite sul serio?" Anna ha uno strano sorriso sulle labbra.
"A me p-p-pare c-c-così"
"Qui abbiamo Identità coraggiose, vivaci, tenaci, grandiose, eroiche. Quale modello volete provare, allora?
Lauro per un attimo guarda quei manichini e poi torna a guardare lei, quegli occhi brillanti così ubricati di anima.
"Non lo so, è questo il punto. Sono polvere"
"Bene, allora formulo la domanda in modo diverso: Come vorreste apparire ai miei occhi?"
Anna ha capito che Lauro si è innamorato di lei. Così lei di lui. Non gli lascia il tempo di rispondere e dice: "Lo sai che la gente non si innamora della polvere?"
"Mai fermarsi all'apparenza! Non le l'ha mai detto nessuno? Perdiana, pensavo che fosse ormai un concetto ben saldo!"
"Ehm...ehm... allora mi mostri la verità" dice Lauro togliendo le mani dalle tasche del giubbotto di pelle nera.
"Ollalà!" esulta il Baffo e con un gesto maestoso del braccio indica una piccola porta del negozio.
Lauro lo segue e, quando la porta viene aperta, lui rimane senza fiato. C'è una ragazza con un foulard nei capelli biondi dietro una scrivania. Gli occhi di Lauro diventano due cuori che battono pazzamente e niente lo può distogliere da quella visione. Il Baffo inizia a guardarlo preoccupato.
"Avanti! Mi dica che ne pensa delle mie creazioni! Queste sono Identità di primo grado, mi capisce? Non troverà Identità così splendide nemmeno se girasse per tutta l'Italia. "
Lauro non si è accorto che la stanzetta è piena di manichini su cui sono state adagiate delle personalità trasparenti. Lui guarda quella figurina che legge delle carte con sguardo dolce.
"Anna, per favore- dice Baffo alla ragazza- aiutami a scegliere qualcosa per questo tale! Pare che sia svenuto in piedi!"
Anna alza gli occhi dal foglio ed anche lei rimane colpita da quel ragazzo dai capelli spettinati. Si alza e gli va incontro. Solo loro due possono sentire suoni di fisarmonica che volano sui loro sentimenti. Baffo all'inizio non capisce cosa stia accadendo, ma poi scrolla le spalle e se ne va. "Ragazzini" pensa.
Anna è a due passi da lui e gli sorride.
"Cercavate un'identità?" chiede
"Io... I-Io n-non lo so. Se si cerca quello che non si ha... allora si, la cerco" dice piano, con quel tamburo battente nelle costole.
"Cosa non avete?"
"Mi manca il carattere e lo spirito"
"Dite sul serio?" Anna ha uno strano sorriso sulle labbra.
"A me p-p-pare c-c-così"
"Qui abbiamo Identità coraggiose, vivaci, tenaci, grandiose, eroiche. Quale modello volete provare, allora?
Lauro per un attimo guarda quei manichini e poi torna a guardare lei, quegli occhi brillanti così ubricati di anima.
"Non lo so, è questo il punto. Sono polvere"
"Bene, allora formulo la domanda in modo diverso: Come vorreste apparire ai miei occhi?"
Anna ha capito che Lauro si è innamorato di lei. Così lei di lui. Non gli lascia il tempo di rispondere e dice: "Lo sai che la gente non si innamora della polvere?"
2 commenti:
un vero e proprio colpo di fulmine oh! Amore a prima svista! :)
non avevo pensato che poteva finire così..carina..
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