19/06/10

Sulla libertà dell'essere

di Cristina Taliento

"IL FRATELLO DI MIO NONNO HA DETTO CHE I PENSIERI DISTRUGGONO GLI IDIOTI, MA A QUESTO NON CI CREDO, PERCHé CI HO GIOCATO TANTE VOLTE, COI PENSIERI, E NON MI HANNO MAI DISTRUTTO." ( la vecchia mocciosa me, dal Diario della prima media)

Dire sempre quello che pensi anche a costo di risultare volgare, ridicola, banale, comica, ribelle.
Nessuno può farti cambiare idea su qualcosa. L'unica verità è essere se stessi e urlare contro chi cerca di cambiarti.
Non c'è proprio nessuno su cui contare veramente: gli altri sono solo di passaggio, ti demoliscono l'anima e tu li lasci fare aggrappandoti all'idea che stiano facendo bene a modellarti secondo i loro gusti. Ma poi "gli altri" spariscono, risucchiati dalle loro vite frenetiche e rimani tu che non sei più quello che eri prima e nemmeno quello che volevano loro: sei una via di mezzo, uno scarto di fabbrica mal riuscito. Ciò che resta di te è solo una mente e un corpo plasmati dai pareri della gente. Sei plastica, polvere, un inutile corpo di materia che occupa lo spazio che trova. Non ritornerai mai come prima perché quando lasci violentare il tuo essere dal mondo, il mondo non perdona, non restituisce niente.
Mangiare, ridere, correre, capire, pensare, ballare, guardare le stelle, dormire, parlare solo secondo quel tribunale interiore che sentenzia scelte, alle volte, oscure anche a noi stessi. Non ci conosceremo mai per quello che siamo veramente e, sebbene capiti continuamente di veder sfilare sui marciapiedi della vita persone sicure, è bene rendersi conto che mai nessuno ha la perfetta percezione del suo essere: tutti sanno come reprimerlo, distruggerlo, farlo assomigliare ad un ibrido, ma non sanno ancora come studiarlo fino a comprenderne le vere cause. Non ci sono colpevoli o uomini pigri che non hanno voglia di scoprirsi, di rivelarsi. Ci sono tuttavia uomini che ingannano la loro fragilità credendo di migliorarsi secondo la scienza, la ragione, la filosofia.
Eppure essi ignorano la piccolezza di tutto ciò e si credono padroni della verità solo perché stringono nello loro fragili mani una zolla del reale. Ma niente è reale se non si ha la percezione di e gli uomini controllano i loro sentimenti come il marinaio, solitario, ansimante, cerca di domare una tempesta al di sopra della sua barchetta. Loro non conoscono la loro mente, l'universo o il tempo, il dolore, il vuoto: parole prive di significato che non sappia di convenzionale. Gli uomini non sanno, solo questo, e se essi sono tutti uguali non c'è ragione, modello, stereotipo in base al quale essi devono uniformarsi. Non c'è verità assoluta da seguire o comportamento valido per cui vale la pena cambiare. Nessuna certezza, nessun faro che lampeggia tra i flutti. Non ci sono, dunque, persone sicure, ma persone ingenue che si lasciano dominare dalle poche scoperte scientifiche, dalle etiche comportamentali, dalle convenzioni, dalle fiabe che partoriscono i signori imbellettati che ridono, in ugual modo, di altre fiabe giudicate da loro meno credibili. Non potremo scoprire forse mai ciò che siamo, se c'è uno scopo alla nostra esistenza, ma per qualche ragione noi siamo qualcosa che non abbiamo scelto di essere. Noi possiamo soltanto lottare per quello che siamo, mai per il risultato, mai per la soluzione. Solo per quello che siamo.

20 commenti:

Alfa ha detto...

L'onda è arrivata e ritorna!

Alfa ha detto...

Come un eco...

Alfa ha detto...

... eco...

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

simpatico. L'onda non ha lasciato nessun giudizio al suo passaggio.
Come un '''''(apostrofo perchè femminile) eco

Rospetto ha detto...

secondo me prima o poi qualcuno è destinato a restare.....bel blog, complimenti!ma hai davvero solo 16 anni e mezzo?

Alfa ha detto...

Hai ragione, ma non tutte le onde sono... "imparate"! ;)

Ciao!

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

veramente 16 anni e mezzo precisi li compio tra 2 giorni :-)questo è il mio pensatoio, nella vita reale sono solo una ragazzetta.

stealthisnick ha detto...

come il marinaio solitario ed ansimante cerca di domare una tempesta

scusa per l'intrusione ma c'erano troppe virgole

il tuo cervello viaggia troppo veloce
non riesco a stare dietro ai tuoi pensieri
sintomo di vecchiaia

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

si, grazie. Ne terrò conto. La prossima volta cercherò di essere più chiara.

La Direzione

Errante ha detto...

Fare del dubbio uno strumento di conoscenza è già un primo passo nella direzione giusta.

ceraunavolta ha detto...

sono passato

Salvo ha detto...

bel post, davvero :)

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

salve, giovane scrittore! Quale onore averla qui! Mi è dispiaciuto per Saramago. Prima Salinger poi lui... brutto colpo, non c'è dubbio.

Alfa ha detto...

Il mistero dentro di noi è profondo ed insondabile.
Il Manzoni (credo) scriveva che un uomo conosce se stesso solo nell'ora della morte. Probabilmente è vero.

Alfa ha detto...

Non mi offendo affatto per suggerimenti di quel genere, anzi. Mi hai incuriosito e cercherò di andare a vedere. L'unico problema, se così vogliamo dire, è che il mio campo d'azione è il lago d'Orta, il lago dei misteri.
Talora mi occupo di leggende di altri luoghi, ma solo se un qualche filo narrativo mi ci porta. Dovrò trovarne uno adatto per giungere ad Oria (BR) da Orta (NO). Un'impresa difficile ma non disperata.

Alfa ha detto...

Nel mio blog c'è la moderazione, sì, come in altri.
Non preoccuparti quindi se non vedi apparire subito il commento. Di solito comunque appare un messaggio in alto che dice che è andato a buon fine. E se ti iscrivi puoi ricevere la notifica quando viene pubblicato.

ehm, spero di non aver esagerato coi commenti...

Alfa ha detto...

PS Non ho pubblicato i due "di ripetizione", mi sembrava esagerato il mea culpa.

^__^

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Ok, ok, ho capito!
P.S. Hai fatto bene a non rendere pubblica la mia Geniale intelligenza
P.P.S. sono d'accordo con Manzoni
P.P.P.S. Con i commenti non si esagera mai. Fanno sempre piacere.

DARK - LUNA ha detto...

Per avere sedici annuzzi...sei più che adulta...ho letto tutto fino in fondo e più che darmi risposte, hai confermato tutte quelle che avevo già...rafforzando anche qualche altra convinzione.
Però....in tutto questo, percepisco un bene, un positivo nel fondo che forse, non ci piace vedere, per le conseguenze che questo bene porta...
L'assoluta unicità dell'essere "che non scegliamo di avere" (o di essere) che lotta per avere il suo spazio...i suoi capitoli nel mondo...Già....io trovo sublime tutto questo...tanto da essere sicura e fiera di ciò che sono...più nei difetti che nei pregi....l'unico neo? Le conseguenze, appunto....La solitudine individuale che questo comporta....ma in fondo, non è grave, ma superabile, dato che fa di noi...elementi di pregio.
Credo...comunque...che i misteri di ciò e dell'esistenza non sono insvelati...insvelabili...vani...inesistenti...al contrario...e questo...aiuta...a guardare in faccia il prossimo e mandarlo a fanculo con tutto ciò che siamo e che diventiamo...
Ed a questo "diventiamo" dobbiamo il significato di questo nostro cammino...e le sue soluzioni.
Sono lieta di conoscerti, ti seguirò senz'altro!
E grazie della visita!
A presto!

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Grazie mille :-)

sono d'accordo con quello che hai scritto e sono contenta che questo post ti abbia aiutato a confermare pensieri precedenti