27/03/16

Le falene di Instagram e i cuori impersonali

 altre divagazioni di Cristina Taliento

È possibile che le persone diventino  delle falene, come quegli psichedelici sconosciuti che iniziano a seguirti su Instagram, totalmente impersonali e che non hanno nessun interesse per le tue foto e le tue frasi. Lo schermo si illumina qualche volta per questi nick di Nessuno che non sanno niente di te, anzi non vogliono sapere niente di te, sono moscerini della notte che svolazzano in cerca di qualcosa, di un qualcuno che li segua a loro volta e tu non sei che il loro numero per riempire la decina, quel testimone in più dei loro ego. Che cosa li importa se ti piacciono i jeans o i chocopops. Per loro sono solo foto di cibo e vestiti. Cose da categorizzare e associare e guardare velocemente, in un millisecondo, perché ciò che conta è il Cancelletto. E cento immagini il cervello le può scannerizzare anche in un minuto volendo, niente che i nostri miliardi di neuroni non sappiano fare. Il punto è: che ti importa di me? Il punto è: ti frega davvero qualcosa di me? Vuoi che ti dica che sei bello? Perché mi segui, falena? Il successo non è una cosa reale, non è come costruire una casa, imparare a lavorare la creta. Il successo è speculare su te stesso. E divertiti allora con quei 14 mila followers da cui pretendi di essere capito. Sii e basta, falena. Che diavolo te ne fai di 14 mila maschere bianche con cuori digitali altrettanto impersonali?

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