18/03/16

A me è sembrato così

delle divagazioni di Cristina Taliento



(Madonna di San Girolamo, Correggio, pittura a olio,1528, Galleria Nazionale di Parma)


A me è sembrato che le persone siano statue antiche fatte di gesso e ripiene di pane, statue che se potessero scegliere la posizione in cui restare nel Tempo sarebbero rannicchiate. A me è sembrato che le persone si rannicchino spesso in un angolo, con le mani sugli occhi, le spalle indifese, anche se magari all'esterno camminano come se gli angoli, il buio, le paure non esistessero.
A me è sembrato che i sorrisi migliori non siano quelli cosiddetti "smaglianti", ma quelli un po' stanchi, un po' lontani e sciupati, sudati e impauriti, quei sorrisi che svuotano ai tuoi piedi uno scatolone pieno di attimi e vita.
A me è sembrato che il cielo dopo un temporale diventi color grigio balena e che la luce sia più accecante e che i polmoni aumentino la loro capacità inspiratoria. Ma questa è solo un'impressione, anzi un problema. Un problema mio.
A me è sembrato che le nostre sensibilità siano come quei piccoli oggetti dell'infanzia che finché non li prendeva nessuno potevano essere di tutti, ma se qualcuno li dava importanza, ci portavano a urlare, piangere per terra di lasciarlo immediatamente perché è mio, è mio, vattene, non lo toccare, non lo rompere, non ti permettere. A me è sembrato che i sentimenti siano proprio un gran bel casino e che non esista cosa più affascinante della mente umana, ma questa è una Banalità con la B maiuscola.

A me è sembrato che forse quella smidollata persona volesse dire qualcosa a quell'altra stupida persona però io non lo so, andavo di fretta, salivo le scale. È solo che mi è sembrato di sentire una domanda non detta, per esempio "ti va di andare a bere un caffè, una birra, una dannata minestra o qualsiasi cosa che ci faccia stare accanto?". Mah, a me è sembrato così. Però magari, chissà, quelli erano solo degli estranei. Più estranei di me che passando da lì sentivo quello che non si sarebbero detti neanche quella volta. Tanto per continuare a supporre, approssimare, senza nessuna certezza...
Oh no, è già mezzanotte e io sono ancora troppo giovane.

7 commenti:

Zio Scriba ha detto...

A me è sembrato che leggerti sia sempre una gran bella cosa, ma questo rischia di sembrare un complimento così per dire. (Però non lo è). :D

p.s. te lo dico con più anticipo possibile: stavolta la mia presentazione a Parma in via Farini (per il nuovo romanzo "Mailand") sarà lunedì 30 maggio alle ore 18.
Sarebbe carino riuscire finalmente a sorriderti da vicino. Altrimenti pazienza, continuerò a farlo da lontano... :-))
Ciao!

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Okay Nicò ci puoi contare, sentirai il mio accento, che esperieeenza!!

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Ps. Complimenti e congratulazioni per il tuo terzo romanzo! Onorata di averti come amico!

Zio Scriba ha detto...

Questa sì che è una bella notizia. Grazie! E l'onore è reciproco. :)

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Yuppiii!! :D

amanda ha detto...

I sorrisi sudati mi sembrano davvero speciali, a me piacciono anche quelli spettinati dei seienni in attesa di nuove certezze, aerodinamici

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

bello Doc :D