"Tale luce stroboscopica ci permette di vedere i movimenti delle corde vocali al rallentatore. Pensate alle luci da discoteca, ecco, siamo lì".
"Non ci so' mai stato in discoteca io" disse una voce di studente in fondo alla stanza.
Il professore, chino sul paziente, alzò lo sguardo nella direzione in cui gli sembrò provenire la voce e, per capire qualcosa dello studente che aveva parlato, raddrizzò il capo e guardò quel mucchio di sagome per un altro confuso secondo. Il manifestarsi del suo consueto tic palpebrale confermò ai presenti che quella frase disordinata, sciatta e inappropriata l'aveva irritato. Poi, rassicuratosi forse dal pensiero che "non ti curar de sti stronzi maleducati ma guarda e passa", riprese a manovrare lo stroboscopio, allontanando con un gesto veloce e pulito il filo nero che gli era d'intralcio.
Gianni Bisaccia era stato quindi completamente e, per l'intrattenimento di tutti i presenti, ignorato.
2 commenti:
già sento di avere un debole per Gianni Bisaccia :D
Allora lo faremo parlare più spesso, cara Doc!
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