PRIMO: IL SILENZIO
di Cristina Taliento
(Turnsole, Kenneth Noland, 1961, Moma)
Sospesi e ancora vivi per gioco a due metri dal sole. Si sente, lo senti? Il rumore segreto, il rumore del sole. Come un terrificante tuono continuo, una tempesta di idrogeno e tutt'intorno fuoco, esplosioni e scoppi violenti e grida, miliardi di bombe atomiche che scoppiano nello stesso istante e onde sonore come colpi di frusta rovente dappertutto. Allora questo gigantesco rumore sferico annega nel vuoto: silenzio. Eccoci precipitare verso la Terra e cadere in un oceano qualunque. Giù giù, ancora più in basso. L'acqua non oppone resistenza, scivola sulla nostra pelle, sulle nostre branchie. Che cosa siamo? Squali, guarda in alto. Ci sono delle linee di luce sulla superficie, delle ragnatele lucenti che disegnano cerchi e talvolta un raggio ha le sembianze di una spada incandescente annebbiata dal tempo. Toccala. La pinna sfiora il raggio di luce, poi lo taglia senza spezzarlo. Ora guarda il movimento della pinna di quel pesce laggiù, quello rosso. Sembrano veli di seta mossi dal vento. Ma come lo spieghi, è questo il suono del silenzio? E' solenne come neve che cade attraverso l'aurora boreale, è una pianta che si allunga intorno alle colonne marmoree di un tempio pagano e non puoi dire che si stia muovendo finché non ne vedi gli effetti dopo mesi e anni. Il silenzio... è l'aria che lentamente condensa, l'albero più alto del giardino, la brezza che fa muovere il lenzuolo, un foglio di giornale che vola tra i palazzi come un gabbiano metropolitano, la mano dell'addio premuta contro il vetro del treno di mezzanotte. No, non è lava, ma una candela che ondeggia nel buio di una stanza e pare che si stia spegnendo, ondeggia, trema, si spegne. E che odore ha il silenzio, poi? L'odore che ha il cielo certi giorni al crepuscolo quando le nuvole si tingono del color del vino.
4 commenti:
Bella, questa descrizione visivo-tattile-olfattiva del silenzio.
(Un po' meno bella, anche se so di essere ripetitivo e mi odio per questo, la fatica che mi fai ancora fare con quella stramaledetta verifica parole...)
Un bacino silenziosissimo... :D
scrivo molto velocemente, non ci bado. Ma non sto capendo bene che vuoi dire
io l'avrei chiamato descrizione del silenzio per udenti.
Sono molto sensibile al tema dato il lavoro che faccio
Cristina, zio Scriba, a ragion veduta, detesta dover inserire sotto il commento le parole di verifica che blogger richiede per autorizzare la pubblicazione del commento, io da me non posso toglierle, non essendo l'amministratrice del mio blog, ma tu puoi farlo :)
Grazie, allora ne scriverò altri cento se mi posso rendere utile!
Riguardo la verifica parole, ah okay, ora capisco! In effetti non avevo proprio capito. Pensavo si trattasse di errori ortografici. Okay, meglio così! Ahahahah dai, davvero non vi piacciono le parole sbilenche per postare un commento? Sono divertenti! E poi la scritta "DIMOSTRA DI NON ESSERE UN ROBOT", non so, mi inorgoglisce (che strana parola). Senza offesa per i robot, s'intende.
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