Esperimento #345 pubblicato
di Cristina Taliento
(The-Bearded-Baumann-Brothers by Alexander Jansson)
Esperimento di una scrittura non pensata, ma, per lo più, scritta. Si. Ecco. Non sto pensando, tac tac tac, sto scrivendo e basta. Rumore di tasti su e giù per tutto l'orecchio, una cosa divertente, come sentire la pioggia battere. Allora impara: tra poco sentirai la Voce, una volta sedimentata. Stop! Fermati! Stai, per caso, pensando? Mi stai prendendo in giro, lo stai facendo? No, non sto ragionando, se è questo che chiedi, ma per onestà intellettuale (e questo ricordati di metterlo in corsivo, babie), per onesta intellettuale, dicevo... mi sono dimenticata. Ah! Per onest. intell. è bene affermare che non è tanto questione di pensiero, bensì di ragionamento. Tu, cioè io. Io, è vero, adesso sto annerendo pagine a vanvera, però non ti sognare di dire che non stai pensando perchè sarebbe ascientifico, ipocrita e falso, falso, falso. Un uomo pensa sempre, mi hanno detto. Ehi! Lo sai perchè si dice parlare a vanvera (anche qui corsivo, per piacere). Si dice così perchè c'era una signora di nome Vanda o Vanna o Vera, qualcosa del genere. Lo sapete che sono così brava da poter scrivere senza guardare i tasti? Ah, come sono veloce. Insomma questa signora Vanda o Vera o Vanna parlava sempre a casaccio, tanto per parlare, e i bambini che le facevano visita... Ecco! Sto ragionando. Ma quello lo fai dopo! Non è un problema. E io non so scrivere. Basta non ci scrivo più. Questo esercizio non lo so e non lo voglio fare. Se mi vuoi far passare come la prima deficiente che ci mette tre ore prima di scrivere una frase, va bene. Dai, dimmelo. Però sarebbe una grande incertezza perchè... non lo sai, hai detto che non devo ragionare e allora non lo faccio quindi smettila (smettila!) di esigere una risposta, una qualche spiegazione. Primo. Secondo e terzo. No, non potrei enumerare le ragioni, mi dispiace. Dovrei pensare per questo. Rumori di tasti. Tac, tac, tac. E' davvero questa la tua Voce? Are you kidding me? Are you fucking kidding me? Basta, smettila con questi toni, stai spaventando i folletti dei boschi. Perchè hai scritto folletti dei boschi? Non era sul binario del tuo pensiero. No, ebbene? La fantasia, l'immaginazione è anche questo. Dici la cosa che mai, mai, avresti pensato di dire. Tu stai camminando, facciamo, per un sentiero e ti aspetti di vedere che cosa... Ecco, brava, fai una lista: sassolini, radici che si snodano tra le foglie, piccoli insetti e ortiche. No! mentre stai per scrivere ortiche, badabam! e scrivi, non so: uova di struzzo. Ora, questo è un bosco di pini, piuttosto vicino al mare, un bosco dove mai nessuno ha osato imbattersi in simili oggetti. Però tu lo puoi fare e puoi costruire le storie. Parti dallo struzzo: è orfano? Prima di tutto, è un vero animale oppure una gigantesca caramella zuccherosa dalle sembianze uccelline? Un vero animale. E quanti anni ha? Boh. Un numero da uno a dieci, forza. Sei. Benissimo, sei anni. E poi inizi a parlare di questo qui che se ne va gironzolando (che buffa parola) da un bosco all'altro parapì parapò e vola, vola, vola. Dove va? Non so. Come non lo sai? Non so, potrebbe andare in cerca di un compagno. Okay, ferma lì! Okay, mi fermo. STAI PENSANDO! Non lo devi fare, adesso no. Allora non so scrivere. Tanto non mi interessa saperlo fare bene, come vuoi tu. Tu, tu, tu, chi? Con chi stai parlando? Con me, con lui, con tutto il mondo, non fare finta di niente e, soprattutto, non cambiare discorso. Mi sono stancata, voglio alzarmi da qui, voglio smettere di scrivere. Che risate! E perchè ti sei seduta allora, cosa pensavi di fare? Niente, creare una cosa bella, ma è EVIDENTE che non sei capace, che sei debole, che ti arrendi facilmente e soprattutto questa Voce appare semplice, scontata, banale, isterica, guidata. Posso dire? Dì, avanti. Esercitati di più. Ahhahaha, te lo scordi. Questa pagliacciata mi toglie abbastanza tempo. Perchè non vuoi addomesticare questo grezzo egocentrismo psichico chiamato scrittura? ( Mettimi il corsivo qui Bob, grazie amico). Ah, quindi è così che lo chiami. Si, è questo che mi sembra. La scrittura è vanità, e questa non me la toglie nessuno dalla mente. Le persone umili non fanno tante storie per ogni riflessione o osservazione, loro vanno dritto e non seguono le farfalle. Tu segui le farfalle? Che cosa. Le farfalle? No. Si. Boh, forse, le farfalle, hai detto? Ma così non va. Questo pezzo non è per nulla drammatico o comico, per niente surreale, zero tecnica. Bocciata. Mi stai bocciando? Ti. Sto. Bocciando. Va bene, okay, va bene. Studia. E leggi molto. Va bene, leggo molto. No, si dice, leggerò molto. Okay, leggerò molto. Anzi no, a ben pensarci! Non darò a mangiare a questo hobby o come lo vogliamo chiamare. Mi rifiuto di leggere e imparare la tecnica. Fai come vuoi, tanto non mi importa. Bene, addio! Muori! Crepa, tu, idiota! Come ti permetti, stupida scribacchina di serie D! Mi permetto e basta, con il vostro permesso.
4 commenti:
allora, ci provo anch'io eh. Indovina chi sono! Hai capito? Hai intuito? Sono una, innanzitutto. Una persona (ma questo è tutto da vedere, alle 7 di mattina sono confondibilissima con una bertuccia) che ti vuol bene abbestia e che ti considera un geniaccio schifosamente umile. E poi sono quella che ti scarrozza sempre in auto e che ti offre le cioccolate calde!
Mmmm.... mi sa che ho sbagliato, lo scopo era la libera espressione di dita e cervello, non farti capire che sono la Saaaaraaaaha.
Vabbè, si sa che non sono ai tuoi livelli.
Un bacio forte alla mia meravigliosa amica :*
Saraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa piangooooo, mi manchi, mi manchi :-(((((((((((
Ti voglio bene :-(((((((((
Ho capito subito che eri tu, già da "anonimo"!! :-(((((
E poi questi "livelli" li devo ancora capire, ma tu parli così perchè sei la mia meravigliosa amica e si sa che non bisogna crederci perchè io so che sei e sarai sempre dalla mia parte anche quando ucciderò qualcuno!
:-((((((((((( trooppo bene :-(((
SOPRATTUTTO quando ucciderai qualcuno.
Ho già un paio di nomi :)
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