Forse in fondo è il vizio del miope
quello di fermare il passo nella n e b bia,
sopraffatti dal Visibile Tutto che non si palesa,
esitare, prudenti come serpenti,
senza avanzare, con un senso di dubbio sulle spalle.
Forse è il difetto del miope bambino giocare con gambe più attente,
curvarsi, chinarsi per vedere meglio,
abituarsi a trovare in una realtà sfocata quel piccolo punto nitido
per poi scoprire,
senza meritarlo,
qualcosa-che-solo-da-molto-vicino-sipuòvedere.
(C.Taliento)
2 commenti:
Ciao carissima! Che piacevole sorpresa questo tuo tornare a farti viva!
Mesi fa ti scrissi per annunciarti l'uscita su amazon di quel mio romanzo ("Il testamento cangiante") col personaggio della giovane scrittrice talentuosa, per il quale mi ero ispirato a te, ma non ho mai ricevuto risposta, e cominciavo a preoccuparmi per te.
Adesso voglio considerare questa tua poesia come un regalo di Natale (non solo per me, naturalmente: ne prenderò solo un pezzettino, minuscolo, come un candito nel panettone - non vado matto per il panettone ma per i canditi sì...)
Un tenero e affettuoso bacio alla mia dottoressa preferita.
Ti voglio bene piccolina! Abbi cura di Te! :)
Caro Nicola ,
ti ringrazio davvero per le tue parole. Mi metterò alla ricerca del tuo libro per leggerlo , onorata come sempre per la esagerate e immeritata considerazione che hai sempre avuto per me , grazie infinite
Cristina
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