18/12/21

Il vizio del miope


Forse in fondo è il vizio del miope

 quello di fermare il passo nella     n  e  b  bia

sopraffatti dal Visibile Tutto che non si palesa, 

esitare, prudenti come serpenti, 

senza avanzare, con un senso di dubbio sulle spalle. 

Forse è il difetto del miope bambino giocare con gambe più attente,

 curvarsi, chinarsi per vedere meglio, 

abituarsi a trovare in una realtà sfocata quel piccolo punto nitido   

per poi scoprire,

senza meritarlo, 

qualcosa-che-solo-da-molto-vicino-sipuòvedere. 


(C.Taliento)

2 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Ciao carissima! Che piacevole sorpresa questo tuo tornare a farti viva!
Mesi fa ti scrissi per annunciarti l'uscita su amazon di quel mio romanzo ("Il testamento cangiante") col personaggio della giovane scrittrice talentuosa, per il quale mi ero ispirato a te, ma non ho mai ricevuto risposta, e cominciavo a preoccuparmi per te.
Adesso voglio considerare questa tua poesia come un regalo di Natale (non solo per me, naturalmente: ne prenderò solo un pezzettino, minuscolo, come un candito nel panettone - non vado matto per il panettone ma per i canditi sì...)
Un tenero e affettuoso bacio alla mia dottoressa preferita.
Ti voglio bene piccolina! Abbi cura di Te! :)

Cristina ha detto...

Caro Nicola ,
ti ringrazio davvero per le tue parole. Mi metterò alla ricerca del tuo libro per leggerlo , onorata come sempre per la esagerate e immeritata considerazione che hai sempre avuto per me , grazie infinite
Cristina