27/10/17

A parole mie

di C. Taliento


Sesto anno.
Autunni invecchiati come vini
E non sapere quale musica ascoltare
tantomeno che scrivere
nel tempo breve di una pausa thè.
A volte si vedono angeli sparsi,
ovvero l’impetuoso ritorno delle sensibilità,
quando si ha un’idea,
una bella idea,
mentre fuori la stagione cambia,
come i nostri giorni
e la poesia.
Una poesia più spettinata
Con vecchie scarpe bianche
una camicia pulita non stirata.
Una poesia poco alcolica
ma nemmeno Coca-cola
a tratti malinconica coraggiosa,
a tratti solo urbana:
tutta semafori e pedali,
marciapiedi, umanità, tramonti.
Un sacco di gente mi chiede
se ho l’accendino.
Sei anni fa dicevo oh mi dispiace
io non fumo.
Ora faccio segno di no.

Ma a sedersi al tavolo, un pomeriggio di questi,
si farà un bel narrare,
un bel ritrovarsi,
non c’è male.
E guardando il fuoco,
ti dirò ridendo che no, non fumo,
perché
non so perché,
mi fa starnutire.




1 commento:

Tomaso ha detto...

Cara Cristina, vedo che oggi sei in vena poetica, bella questa poesia, per me inaspettata.
Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso