09/10/10

Va bene

di Cristina Taliento
Camminavo per le strade con gli occhi bassi e guardavo, sentivo, tossivo, non dicevo.
I palazzi sventolavano bandiere che il vento attorcigliava e nessuno le sbrogliava, perchè nessuno le vedeva e il corvo sul cornicione tornava indietro sui suoi passi, ma non per gioco, non per noia. "Stai lontana dai corvi". Va bene.
Un ragazzo e una ragazza guardano il tramonto con la mano sporca di gelato sciolto e mica parlano, mica ridono. Un bambino gioca a palla e un fratello non ce l'ha, ma ha la palla e dice che gli basta. Poi arriva un vecchio scorbutico e gliela buca con un ago.
"Non si fa rumore in strada!". Va bene.
Una donna di cinquant'anni vende la fede d'oro e si fa stirare la faccia con punture e ferri da stiro.
Al cane piacevano le sue rughe, ma le riviste dicevano che non era cosa conveniente invecchiare e loro dicevano così e allora se dicevano così...
"Tocca la mia pelle e senti com' è liscia". Va bene.
Uno scrittore inventa frasi per stupire e poi le incarta in foglietti colorati e sembrano tante caramelle con molto zucchero saporito. Poi quello scrittore gira un film e poi fa l'attore e la sua penna si chiede se egli voglia ancora altra popolarità.
"L'amore è come la morte: non sai mai quando ti colpirà." Va bene.
Una famiglia composta di padre, madre, tre figli, nonno e zio, lascia raffreddare il brodo mentre il tg lancia notizie come fossero semini che germogliano nella pioggia e tutti parlano del delitto e tutti vogliono indagare perchè mai nessuno aveva proposto loro un gioco così interessante e così vero.
"Secondo me lo zio sta coprendo qualcuno". Va bene.

3 commenti:

Itsas ha detto...

Va bene

ma vorrei entrare dentro i tuoi racconti ... o forse pensieri ... e comprendere meglio...

Alfa ha detto...

La vicenda triste televisiva ha lasciato il segno. Ma i segni del delitto si vedono dopo, prima è impossibile seguirne le tracce.

Simpatico il topino qui a fianco.

Baol ha detto...

va bene

va bene