Quattro posti liberi in treno, due verso nord e altri due verso sud, significano esattamente quattro posti liberi in treno, due verso nord e due verso sud, che ti evitano più di quattro sguardi imbarazzanti che si incrociano per sbaglio con chi ti siede di fronte. Quando trovi quattro posti liberi, puoi far ruotare lo sguardo a briglia sciolta perchè non verra mai domato da nessuno, ma quattro posti liberi non sono nè la regola, nè l'eccezione; sono come la pioggia in estate: ci può essere, c'è, difficile che ci sia, non c'è. Ecco non c'è. Niente posti, devi chiedere con quella domanda che afferma "sono liberi?" e prima che ti rispondano ti sei già seduta, immobilizzata come quei mimi nelle strade che ti domandi "sono veri? non sono veri?" e quando l'amica ti risponde che sono finti... pah! e ti fanno l'occhiolino mentre li osservi con la bocca inconsapevolmente aperta e piegata da un lato. Comunque, si... come quei mimi immobilizzi lo sguardo fuori dal finestrino e scruti ogni minimo particolare. Poi, il particolare interessante finisci che lo trovi per davvero e, come nel mio caso, ti dimentichi di quello che ti circonda e ti concentri su quell'inatteso particolare. Una scritta sul muro che faceva "la verità sui muri e la menzogna sui giornali". Pah! Mi ha fatto l'occhiolino e io ho alzato il sopracciglio e... mi sono messa a pensare. Ma va?! Si, tipo Phoebe Halliwell, la più piccola delle Streghe, quando ha una delle sue previsioni del futuro. Per farla breve, nella mia piccola testolina ho collegato tante denunce che già da prima avevo esposto contro la cattiva informazione e, come si dice in questi casi, ho sorriso amaramente. Insomma, sui muri, per chi sa vedere non ci sono solo scritte della no-comment-serie "io e te 3 metri sopra al cielo", ma ci sono anche delle verità che ci sono e non si possono negare, ma non sono nemmeno così ovvie. Sui muri c'è l'adrenalina di chi sta rischiando tanto pur di scrivere qualcosa e lo so che si scrivono tante di quelle cazzate da andarsi a stendere direttamente sulla ferrovia più vicina, ma non è solo questo, c'è dell'altro... Scritte di denuncia sociale, scritte mute che gridano sulla faccia di chi le legge, scritte che ti prendono a schiaffi la coscienza e ti senti un verme a sorpassarle come se niente fosse. Scritte. E io non me ne frego niente se imbrattano i muri delle case per scrivere cose che svegliano la gente dal loro bel sonnellino infinito, non sarò io a dispiacermi per lo spray nero che ha sputato il bianco perla della casa dell' arbitro togato che non fa il suo dovere. No, non sarò io. Abbiamo la testa ovattata da quel che si dice nei TG, quello che ci vogliono dire i TG e io non posso che sentirmi onorata che qualcuno mi abbia detto la verità.
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