Siamo squali che ballano intorno al fuoco di sera
come sagome contorte sulla terra nera;
anime in disordine che sputano ai paragoni
ululiamo masticando le voragini di suoni
ci saziamo della sabbia e non paghiamo il conto
sogno di una notte assassina del confronto;
conosciamo la strada senza troppe indicazioni
tossiamo sulla faccia insanguinata di emozioni
che per lungo tempo ci hanno divorato
rimpianto di un cuore non a fondo lavato.
Lucidiamo solo le nostre scarpe sbrindellate
perchè anche se vecchie sono state camminate
e il vissuto non la gettiamo nella fiamma imbizzarita
nessuna storia si può dire davvero finita.
Questa è la miccia della nostra adrenalina
che vive nelle vene fino al sorgere della mattina.
Scrivo nel coma di questa snaturata poesia
che romba e sussulta sui dossi della via.