Il cavaliere (San Giorgio), Kandinskij, 1914-15, Mosca |
Non siamo niente
tranne farfalle
che volano nella notte
tra autobus lenti
e musiche rock di una casa occupata;
si fa presto a far le due,
mentre tutto si muove
a parte la Luna,
bianca di piuma.
E non c'è davvero nessuno,
soltanto semafori rossi poi verdi
poi rossi poi verdi
e strade deserte,
così vuote che potremmo
cantare
o giocare ai Cavalieri:
"Ehi tu, fermo lì,
ti dichiaro colpevole
d'alto tradimento"
(C.Taliento)
2 commenti:
Cara Cristina, spesso senza volere dicendo ciò che pensi può nascere un semplice poesia, come questa!!!
Ciao e buon San Giuseppe con la festa di tutti i papà, un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Sissignore! non sono più le poesie di una volta! un abbraccio e un sorriso,
Cristina
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