03/09/16

La fine dell'estate

di Cristina Taliento

La fine dell'estate, anche se lascia un po' di malinconia, in fondo non è mai stata una cosa veramente seria. A me sembra simile alla fine di un concerto, dove è stato tutto molto bello e i veri fans hanno ancora gli occhi innamorati mentre il ragazzo delle luci inizia già a smontare, ma il camioncino degli hamburger non se n'è ancora andato e se vuoi ti puoi fare un panino senza fare la fila, perché sono tipo le due di notte e chi lo vuole un panino alle due di notte.
"Io" fa Luca.
"Io" dico.
"Io" fa quell'altra.
"Ieu"
"Maiali"
Però c'è in giro un certo grado di calma. E ricominciano a vedersi le ombre dei gatti lungo i muri. E ricominciano a sentirsi i grilli che per le onde sonore che emettono dovrebbero mettere ansia e invece sono peggio della camomilla. Quindi, siamo qui, un gruppo di amici sbadiglianti alla fine dell'estate che, se vi va, ci facciamo una partita a briscola. Ho il liquore della zia. Metto su il cd di Bob Dylan. Va be, dai, ti sei messo la felpa, che esagerato, manco fosse natale.

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