15/04/16

"Commerciale" a chi

ennesime divagazioni di Cristina Taliento 



Il finto cronista di Fifa16 annunciava "l'ennesimo goal subito oggi" mentre l'orologio segnava le 17 e 10 di un venerdì pomeriggio che si qualificava, si esprimeva interamente in quell'ora- le diciasette e dieci, l'ora perfetta- dove la luce nella stanza si era fatta più tenue, proprio come le mie, le nostre, spinte cardiache e motivazioni profonde. Iniziavo a sentir cambiare il ritmo circadiano e mi stavo abituando all'idea che da lì a pochi minuti mi sarei alzata dal divano per andare a mangiare un ghiacciolo alla fragola, freddo, poco ghiacciato, ma non sgocciolante.
 Mio fratello giocava questa partita che poteva essere un totale Fallimento, per come la vedevo io e per quello che diceva il cronista, ma la cosa che mi colpiva di più era la pioggia che cadeva su quelle marionette di calciatori. 
"Piove sempre?" ho chiesto allora dal divano alle sue spalle.
"No". 
Mah. E in base a cosa piove, scusa? Cioè, tu puoi decidere se far piovere o meno o decide il gioco direttamente? 
La voce di Virgilio tuttavia mi fermò dal chiedere chiarimenti: "vuolsi così colà dove si puote, ciò che si vuole e più non dimandare". Le diciasette e dieci. Che razza di ora perfetta, ho pensato. Già. 
Così poi, non sapendo che altro fare, mi sono convinta a offrire una spalla su cui piangere a mio fratello, nel caso in cui ne avesse avuto lontanamente bisogno, non fosse stato altro per il fatto, anzi il fattaccio, dell'adolescenza, delle lotte intestine, degli scuoiamenti di cute e tessuto nervoso. Perbacco. No, davvero, volevo aiutarlo. Aveva bisogno di qualcuno che c'era passato. 
Così, ho chiesto: "Ti piace Nesli?". Insomma, Nesli poteva essere una valvola di sfogo. La medicina alla sua rabbia segreta d'adolescente introverso, un po' diverso e grottesco. Altro che Fifa16. Prendi carta e penna, ragazzo, e guarda in faccia il tuo dolore, un giorno, un giorno tutto questo ti sarà utile. Credimi, fratello. È così che si fa.
"Chi?" ha domandato dopo qualche secondo mentre muoveva in modo (apparentemente) meccanico i pollici su quella tastiera fatta di leve detta joy stick. Ovvero, lo Stecco della Gioia. Ma non ne sono certa. 
"Un cantante rap cioè pop. Cioè prima di sputtanarsi era rap".
Ho sempre avuto la sensazione che le parolacce avvicinino le distanze tra generazioni. Ma tanto, nessuna risposta.
Allora, ho preso il cellulare e ho messo una canzone che secondo me gli sarebbe potuta piacere. 
E mentre io, a ogni frase, pensavo caspita si questa è forte, grande grande impatto, lui ha detto: "ma che cacchio di musica ascolti?".
Veramente , io. "Veramente io non lo ascolto". Ah. Va bene.
"Stai diventando commerciale" è stata, invece, la risposta. Colpita e affondata.
Commerciale. Significa che sono vicina alle persone? Una cosa quando è commerciale vuol dire che vende e per vendere deve piacere a un numero abbastanza largo di persone. Se questa tale cosa arriva alla mente della maggioranza delle persone, perché io non posso farne parte? Sono o non sono io una persona come tutti gli altri? Che diavolo ho fatto o detto per precludermi il diritto all'appartenza ad una così bella folta gaia simpatica comitiva? E poi, semmai, non sono io commerciale. Lo è la musica che ascolto. Anche se io, comunque, a dire il vero, ascolto per di più folk americano vecchio e impolverato di menestrelli stonati molti dei quali defunti e sepolti in qualche cimitero sperduto dell' Arizona e pochi dei quali ancora viventi e magari anche presenti nella Walk of Fame, ma niente di poi così commerciale, niente di grave, in fondo. Non scherziamo. Per carità. Commerciale tua sorella. Cioè io. Ma va. 
"E che cos'è commerciale per te, scusa?" ho esigito, esigiuto, esinto una risposta. 
"Sto giocando" ha detto alzando in aria lo Stecco della Gioia senza girarsi.
"Eh lo vedo, ma spiegami"
"Uffa".

Allora salvati da solo, bambino.




5 commenti:

Tomaso ha detto...

Cara Cristina, credo che un giorno si parlerà sicuramente di una scrittrice che piano piano si è fatto le ossa con un semplice blog!!!
Ciao e buon fine settimana cara amica, sorridendo:)
Tomaso

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Ahahahah Tom, con questo commento mi ha fatto ridere molto! Grazie per la fiducia! Ahahah

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Buon fine settimana anche a lei!

amanda ha detto...

Qui si direbbe :rangiate!

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Ahahahaha io anche dico: rangiate!
E anche: ane camina!
Forse viviamo vicine :D
Quante risate stasera