02/03/15

La scrittura

di Cristina Taliento

Un vecchio una volta mi ha detto ridendo che io ragazzina dovevo scrivere delle cose che conoscevo, dei nove in matematica, per esempio, del cielo rosa zucchero filato. Mentre io scrivevo dell'amore. "Ma, ma, hai idea, hai idea di cosa sia davvero? Pfff, no che non ce l'hai". Però io scrivevo lo stesso. E ora che c'è stato, e ora che è finito, mi sono consolata con le parole che avevo scritto quando ancora non potevo sapere quale senso davvero avessero. 

6 commenti:

amanda ha detto...

La realtà è che spesso l'amore viene e va come cantiamo, assomiglia a quello che sognamo da ragazzini solo un attimo poi l'altalena torna a scendere e noi ricominciamo a cantare

Tomaso ha detto...

Cara Cristina, spesso la realtà è un'altra ma ci si deve credere fermamente che tutto è possibile.
Ciao e buona giornata con un sorriso.
Tomaso

Zio Scriba ha detto...

Che poi da vecchi se ne sa ancora meno... Le Emozioni non si "sanno": si vivono, si sentono, si provano, si immaginano, si sognano, si ricordano...
Un abbraccio grande, amica mia!

p.s. Se da Fb ho capito bene la tua città, segnati, se vuoi, la data della presentazione che farò del mio nuovo romanzo, alla libreria Feltrinelli: giovedì 7 maggio! (l'orario è ancora da stabilire).
Sarebbe bello se ci fossi anche tu!

Zio Scriba ha detto...

p.s.
per chiarire (sono andato a dare un'occhiata di là per sicurezza, e ho visto che si rischiano malintesi... :D) non la città d'origine che hai indicato, ma quella dell'Università. :)

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Ciao a tutti, cavalieri! :-)
Mi piace premettere che tutto quello che scrivo potrebbe non riguardarmi o solo in parte. A parte questo, un sorriso di grazie
Cristina

Ps. 7 maggio Feltrinelli, ricevuto :-)

Santi ha detto...

Ah ok. :-)