21/12/11

Gli occhi marroni dell'autunno

di Cristina Taliento



(La dama con l'ermellino, Leonardo da Vinci, oil on wood, 1488)


Le strade d'inverno brillano per i riflessi delle luci arancioni. La mia ispirazione in questo momento vive nel cuore di questo ragazzo che vedo dalla finestra. Sta in piedi e aspetta e alza la testa ogni volta che una macchina lo abbaglia. Adesso batte il tempo con un piede; un ritmo lento come la noia. Ecco, un falcone si è posato sulla sua spalla. Il ragazzo non è più lo stesso. Ora sulla sua fronte vedo legata stretta una striscia di stoffa verde. Vedo i suoi occhi marroni d'autunno divenire grandi e cattivi, ideatori di sommosse. Vedo l'avventura e vedo la testa di un lupacchiotto che esce dalla tasca del suo giubbotto. Il libro di filosofia aperto sul comodino si dà una scrollata e tutte le parole cadono a terra: Stuart Mill, il pazzo Kant, Schiller... I filosofi prendono a ballare sopra i miei occhiali, il ragazzo della finestra salta a bordo di una nave che scivola calma sull'asfalto. "Ci imbarchiamo di mercoledì sera, giovanotto!" grida il capitano. "Sissignore, ogni giorno è buono per prendere il mare, signore". Allora Hegel si avvicina con gli occhi sognanti alla finestra e appoggia le mani al vetro freddo e vorrebbe prendere anche lui il mare. Ma la nave fischia già che sembra un treno. Mi viene da ridere in un modo pazzesco.


"Perchè?" mi fa la Coscienza o l'Ispirazione. Questa voce potrebbe essere chiunque. "Che cosa perchè?". "Perchè finisci per raggirarmi?". "Raggirarti?" rido. "Si, raggirarmi. Tu, razza di giullare, finisci per trasformare questi esercizi di scrittura in grotteschi balli di corte dove ci si ubriaca fino alla morte!" grida la voce. "Oh... ma non ti arrabbiare. Non è mica mia la colpa" mi difendo. "Studio! Concentrazione!"; "Ma lasciami perdere, o benedetta Illusione, chè noi gente di poco talento ci divertiamo così e non sopportiamo i corsetti. Noi vediamo le cose che non sono perchè quelle che sono ci hanno escluso da tempo!" esclamo io e poi sto zitta, ma tutti i filosofi scoppiano a piangere per le risate così finisco per ridere con loro e se avessi in mano un bicchiere, giuro sulla mia testa, lo alzerei al cielo.

3 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Cosa vi siete fumati, tu e i simpatici filosofi? :)
O è il troppo studio che ogni tanto manda in (piacevole) cortocircuito la mente?

Ciao carissima, ti abbraccio.

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Oppio, oppio ;)

Ciao, Buon Natale!

Zio Scriba ha detto...

Grazie, dolcissimi auguri anche a te!