01/07/10

Le scorribande notturne di G. e sorella

di C.T.

Facciamo che mi chiamo G., come il K. di Kafka ne Il Processo, non so se avete capito, ma va bene lo stesso, non vi faccio un processo (sorrisi di cortesia e fischi, clap clap clap). Fatto sta che sono un topo, non proprio un topo. Cioè, sono alta uno e settanta e ho i capelli lunghi, ma a volte mi piacerebbe essere un topo. Non so perché. Mia sorella, invece, no, lei non si sente per niente un topo. Anzi se le dicessi "ehi topo", lo so già come mi guarderebbe. Quindi, no, manco ci provo a dirle "ehi topo". Lei è solo più piccola di me di qualche anno, ma in sua presenza mi sento una specie di mocciosetta che neanche sa parlare. Non so perché.

Comunque io e lei siamo come quella frase della Solitudine dei numeri primi:"Mai tanto vicini... vicini, ma non tanto... da toccarsi... sfiorarsi...". Non me la ricordo bene, ma tutti non fanno che ripetere quella benedetta frase. Che gran casino quando la gente si mette a ripetere le stesse frasi in ogni circostanza, come quelle bambole con la voce registrata che ti verrebbe da prenderle e decapitarle all'istante. Fatto sta che con mia sorella siamo pressoché così, ma c'è una cosa che devo riconoscerle: come rido con lei non rido con nessuno. Ieri notte, per esempio, stavo soffocando dalle risate e il bello era che non potevamo nemmeno svegliare chi stava dormendo. E' un bel dramma quando ti viene da ridere e devi stare attento a non far rumore. Ti soffochi il doppio.

Insomma, è successo che ieri proprio non mi riusciva di prender sonno. E una cosa ormai l'ho capita: quando passano le ore e sei sveglia, quando apri gli occhi nel buio come se ti aspettassi di vedere chissà cosa, quando ti ritornano tutte le paure che avevi da bambina, quando ti sale un' ansia che vorresti esser morta, allora è tempo di alzarsi dal letto e cambiare aria. Così, a piedi scalzi, sono andata in cucina e mia sorella era lì, sempre più scema. Mi avvicino e faccio "ehi", ma "ehi" e basta, non "ehi topo", perché lei non si sente proprio un topo, l'ho già detto. Vabbè. Lei mi guarda dall'alto in basso, anche se è parecchio più bassa di me, e non dice niente. Stava leggendo un libro sul tavolo, il che è strano, visto che lei non legge mai niente che non siano quelle riviste di moda. Lei a differenza di me, quando "legge" , ha bisogno di silenzio. Io, invece, potrei stare benissimo nella gabbia di due scimmie che si stanno riproducendo e capire ogni singola parola. Lei no, è capace di lanciarmi il libro addosso se parlo mentre sta leggendo. Vabbè. Però il fatto è che io non sopporto le costrizioni in generale e quando mi impongono di non fare una cosa, lo prendo sul personale, come se mi stessero vietando la libertà sacrosanta di fare quello che voglio. Lo so che "la libertà di uno finisce quando incomincia quella di un altro", ma tra fratelli questa regola è un bel macello perché se dovessi contare tutte le volte che lei l'ha infranta e tutte le volte che io l'ho infranta, buonanotte ai suonatori e amen. Sarebbe impossibile. Così mi sono messa a ridere sommessamente, tanto per disturbarla. Lei per due anni circa ha fatto finta di niente ed io mi stavo quasi rassegnando, ma poi mi è venuto in mente di aumentare la dose e dalla risata sommessa sono passata ad una specie di risata con singhiozzi finti. Niente, non mi stava proprio a sentire. Però mi sono fatta forza e non ho smesso perché, mi dicevo, era tutto un lavoro di costanza e, soprattutto, perseveranza. Ad un tratto, lei ha alzato gli occhi dal libro e ha detto: "Vattene". E io mi sono messa a ridere, questa volta sul serio. Non c'è niente di più divertente nel vedere mia sorella che fa il vocione- "Vattene"- anzi, è più divertente, a dire il vero, quando mi chiama "amorino" o "tesoro" sol perché mi deve chiedere un favore. In quei momenti potrei morire d'infarto per le risate. Comunque, c'è da dire, che io rido per tutto. E me ne faccio anche un problema. Non sono capace di fare nessunissimo scherzo o battuta perché rido. Mia sorella, quell'idiota, invece non ride mai e gli scherzi le riescono alla grande. Pure le barzellette e le frasi scherzose. Lei riesce a dirle tranquilla e a ridere dopo, con tutti gli altri. Io, al contrario, rido prima, durante e alla fine no, perché non ci arrivo quasi mai alla fine, per dire il vero. E' patetico, anzi "è ridicolo" come dice lei. Comunque mi piace un sacco ridere e mia sorella non aiuta affatto.


Insomma, dopo che mi aveva detto "vattene" ed io non me ne ero andata, mi aspettavo come minimo il libro in faccia o un offesa grave. Invece si è alzata ed ha aperto il frigo. Sono rimasta malissimo. Disperata, ho preso una bottiglia vuota, con qualche gocciolina dentro, e le l'ho schizzata su una spalla (poco, perché non c'era molta acqua). Ma non è stato molto saggio da parte mia perché non mi ero accorta che lei stava stringendo una bottiglia, bella piena, tra l'altro. Il tempo di girarmi ed avevo già la maglietta bagnata sulla schiena. L'acqua, poi, era ghiacciata. L'unica cosa che riuscivo a dire era " Mamma mia bella, mamma mia bella..." e non smettevo, no no. Sul pavimento c'era un lago. Lei: ha messo i piedi sull'acqua ed è scivolata, distesa come chi, non saprei. Allora io, quasi morivo. Mia sorella mi gridava a bassa voce un sacco di belle parole e mi ordinava di andare a prendere qualcosa per asciugare l'acqua e faceva finta di aver male al gomito. Ma io lo sapevo che diceva "ahi, ahi" sol perché dovevo andare io a prendere lo straccio. Tanto sarei andata comunque. Figurati.

Sono tornata strisciando lo straccio come gli omini che puliscono in due secondi il campo di basket o quello di pallavolo. E nell'arrivare volevo gridare "gelaaatii, geeelatii!!", ma,come al solito, stavo ridendo per quel pensiero. Ah... mon Dieu de la France donne moi la Patience... La pris de la Bastille...

8 commenti:

stealthisnick ha detto...

meglio che non faccia commenti

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

posso farne anche a meno

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

P.S. (ovvero, "questa mi è venuta dopo ore di sofferta rimuginazione")
Ma guarda che narratore e autore il più delle volte non coincidono. Però non so se è questo il punto.

stealthisnick ha detto...

non è assolutamente quello il punto

anche perchè non l'ho mica scritto perchè sarebbero negativi se li facessi

era solo autocensura

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

ok :D ognuno è libero

Alfa ha detto...

O perbacco, il mio commento è saltato!
Non l'ho salvato temo...

Dicevo che c'è qualcosa di Melville in questo post. Non so dire se l'acqua ghiacciata o la folle risata.
Più probabilmente quel desiderio impellente di andare.

stealthisnick ha detto...

mi spiego
il post mi è piaciuto molto
ma il commento che avrei scritto sarebbe stato VM18 quindi ho preferito trattenermi

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

@ Alfa: C'è sempre una balena bianca dietro l'angolo. O, magari, più precisamente, nella rotta ostinata e contraria della nostra testa.

@S.T.N. : Si, è vero. Ai M18 questo post sarebbe risultato noioso e scontato. Niente di cui meravigliarsi, insomma XD