02/07/10

Conversazione d'estate

di Cristina Taliento


I pomeriggi d'estate sono buoni per camminare, fermarsi e poi, di nuovo, camminare. Come viandanti che sostano e, dopo un poco, ripartono. E quando ripartono si sentono meno assetati di mondo e di risposte.
Ci sono due bambini sulla via, seduti uno di fronte all'altro e giocano a scacchi. Mi avvicino. Quello con i capelli ricci, dopo aver fatto una mossa, dice sempre qualcosa, come una liberazione. E quello con gli occhiali lo sta a sentire.
"Secondo me è meglio il cavallo della regina" dice Capelli Ricci
"Spffpff" e Occhiali sbuffa con il naso.
"Il cavallo fa la elle e la regina no" dice Capelli Ricci
"Spffpff" e Occhiali sbuffa con il naso.
"Il cavallo salta come vuole e nessuno lo ferma" dice Capelli Ricci
"Spffpff" e Occhiali sbuffa con il naso.
Mi allontano e riprendo a camminare e c'è una vecchia su una sedia. E' sola e si stira il vestito sul ginocchio. Mi siedo su una sedia vuota accanto alla sua.
"Fa caldo" dico.
"Eh..." dice lei e guarda in alto, con gli occhi azzurri.
"I bambini giocano..." dico io.
"Si, tanti bambini, si divertono...giocano" dice lei, guardandoli.
"A nascondino" dico.
"A nascondino, sì" dice lei, con gli occhi azzurri.
"Che giochi facevate da piccoli, voi?" chiedo.
"Mah... correvamo dietro la campagna, ma c'era la malaria..."
"Ah... la malaria" dico.
"Morivano molti bambini" dice lei, con gli occhi azzurri.
"Morivano?" chiedo
"Non c'erano molti bambini per giocare... morivano" dice lei.
"Ah...".
Mi alzo e cammino con le mani in tasca, le scarpe slacciate. Alcuni pomeriggi non ti rimane che il sole in faccia, le mani in tasca e le scarpe slacciate. Incontro un mio vicino di casa.
"Salve" dico io.
"Salve, salve" dice lui e mi ferma per parlare un poco.
"Beh... la media? Sei andata a scuola a vedere la media?" chiede lui.
"Si, si. Buona media, buona media, grazie. " rispondo.
"E l'italiano?" chiede
"Tutto bene"
"La mamma è contenta?" chiede
"Si, si"
"Brava, brava.- dice- Allacciati le scarpe, comunque!"
"Ah..."
Lo saluto e me ne vado, con i lacci che saltellano da una parte all'altra. E c'è una giovane all'angolo della strada. Una giovane con una tela davanti e un pennello in mano.
"Dipinge?" chiedo.
"Si" risponde.
"La strada? Questa qui?" chiedo, mostrando la strada davanti con la mano dritta.
"Perché no?"
"Non è una bella strada questa. L'altra parallela si, però" dico
"E da cosa lo capisci che quella è bella e questa no?" chiede
"Mah... ci sono più alberi e meno fili" dico.
"Secondo te un quadro è bello se raffigura cose belle?" chiede
"Non credo" dico
"Infatti" dice lei, riprendendo a dipingere.

5 commenti:

Alfa ha detto...

Già, un quadro non necessariamente deve dipingere cose belle.

PS
Allacciati le scarpe!

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Si, l'ho imparato

PS
Grazie, ma non serve. C'è "chi mangia una volta, chi vuole l'aumento, chi come ha trovato, chi tutto sommato, chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo..." e chi sa camminare con i lacci slegati. Na na na na na na na na na na na ma il cielo... il cielo? XD

Alfa ha detto...

Bellissima questa canzone!

Alfa ha detto...

PS conoscevo un tizio che la pensava allo stesso modo sui lacci delle scarpe.
Prima di quello spiacevole e incredibile incidente...

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Chissà se proprio quel giorno aveva le scarpe allacciate